top of page

L’artigianato di Capo Verde * Handmade Cape Verde * ITA PT EN FR

  • Immagine del redattore: Jean
    Jean
  • 28 gen
  • Tempo di lettura: 12 min

Aggiornamento: 10 lug


🇵🇹 TEXTO PORTUGUÊS ABAIXO

 🇬🇧 ENGLISH TEXT BELOW

 🇫🇷  TEXTE FRANÇAIS CI-DESSUS



Il mare e lo splendore delle conchiglie, oltre al buon pesce e al clima, rende Capo Verde un piccolo paradiso nell’Oceano. Ogni turista che incontro si illumina nel raccontare aneddoti e a far trasparire gioia e interesse per queste isole che, obiettivamente, si sostengono principalmente grazie a loro. L’economia nazionale si basa,  per il 75% sul turismo e il suo indotto. Non si parla solo di Hotel a quattro stelle, ma anche di B&B e ristoranti, negozi e servizi, unicamente creati per questo settore.

Dopo la pandemia che aveva portato la disoccupazione a sfiorare il 35% della popolazione attiva, oggi nel 2025, dopo quasi cinque anni, il settore turistico è ritornato ai valori pre Covid registrando già nel quarto trimestre del 2023 il massimo storico di 350.000 ingressi annui.


Questo flusso di persone genera un forte interesse da parte di molti, a qualsiasi titolo,  che abbiano a che fare con loro per servizi o locazioni. Ogni turista è una facile preda per chiunque riesca a vendere l’immaginario che ci si aspetta.

Il ricordo di una bella vacanza, di un posto magico, vale qualche euro speso tra le (ormai troppe) botteghe sulla strada pedonale e le bancarelle sul Pontile, ma ciò che si può comprare a “buon mercato” non sempre corrisponde a ciò che si immagina. Intendiamoci, preferisco chi vende pelle di bue spacciandola per cammello piuttosto delle falsificazioni Nike grossolane di molti importatori cinesi, ma a volte spacciare la plastica per conchiglie o agglomerati sintetici per pietra vulcanica fa lo stesso effetto.


Artigiano capoverdiano seduto a terra mentre scolpisce una tartaruga in legno con uno scalpello, sotto il sole sull’isola di Sal.
Artigiano al lavoro

Artigiano: chi esercita un'Arte. Qualsiasi essa sia. Pittura, scultura, musica, teatro, ingegno, meccanica. Insomma, chiunque riesca a trasformare qualcosa in un risultato fruibile, bello, gustoso, divertente. Il commerciante, invece, acquista e rivende, non produce nulla. Occorre poi capire, se si desidera essere lungimiranti come molti si credono di fronte alla povertà, da dove provengano questi manufatti, sono davvero creati e realizzati da personaggi locali in piccole stanze o nei retrobottega dei negozi?

Alcuni oggetti sono di provenienza senegalese, fabbricati sfruttando manodopera minorile a costo zero (come i bambini talibé del Senegal) e importati con grossi bidoni via nave. Costo di una statuetta di legno all’origine circa 60 centesimi. Venduta al turista per 20 euro.

Ho fatto queste due premesse per il semplice fatto di poter bilanciare bene le considerazioni, senza per questo giudicare o giustificare.


Ci sono due tipi di turisti che sono intenzionati a “trovare qualcosa da portare a casa” che ricordi l’esperienza: quello che vuole qualcosa che costi poco, che sia caratteristico; e quello che ricerca l’arte, l’originalità, la creazione, l’ingegno. Il primo  viene accontentato da oggetti che costano un terzo di quello che pagano, e che non hanno alcun valore di artigianato, ma solo di commercio. Il secondo ha una disponibilità economica diversa e sceglie di trovare un solo oggetto o al massimo due, che siano davvero unici e originali.


Artigiano capoverdiano vicino al Pontile di Santa Maria, mentre scolpisce a mano una tartaruga in legno con uno scalpello, sotto il sole sull’isola di Sal a Capo Verde.

Personalmente conosco diversi artisti, pittori, scultori, musicisti, intagliatori di pietre, intrecciatori di braccialetti in paracord e posso garantire che l’ingegno, come l’abilità a Capo Verde non manca, soprattutto quando si vede sul bordo della strada qualcuno che costruisce un aeroplano con del fil di ferro e un paio di lattine (e nemmeno niente male!); o si trova chi riesce a scolpire una pietra pomice con un paio di attrezzi spuntati facendo emergere una splendida tartaruga. Occorre però non farsi trasportare dall’idea dell’acquisto a tutti i costi, dell’aiuto “ai poveri”, della foga di voler dimostrare, con i gadget regalati, di essere stati in un certo luogo.

Non voglio fare alcuna pubblicità e penso che l’indotto dei “ricordini” sia valido a Firenze, Parigi, Londra e, perché no, anche a Capo Verde  e sia, comunque, una fonte di guadagno per molte famiglie, anche locali. E’ necessario, però, essere consapevoli della differenza che passa tra arte e commercio. Tra il fare e il rivendere.


lavorazione a mano di una tartaruga in legno. artigiano capoverdiano al lavoro. creazione di un souvenir artigianale al pontile di Santa Maria. Making of a wood turtle by hands by a capeverdean artist in Santa Maria Sal Cape Verde

Nel mercato municipale di Santa Maria sull'isola di Sal, ad esempio, c’è la bottega di un vero artigiano della pelle (Blue shop), percorrendo Amilcar Cabral verso la piazza del presidente, prima della chiesa del Nazareno, c’è una bella bottega di un pittore locale con ottimi lavori e forte espressività. Degno di nota  anche lo shop Djunta Mo Art che ha creato negli anni un attento controllo e connessione con produttori locali sviluppando un mercato sostenibile valorizzando l'arte, la cultura e l'artigianato capoverdiano con estrema serietà e costanza.


Buono shopping consapevole, a caccia del vero artigianato locale.


Nota: L'artigiano che vedete in foto ha lavorato quasi un ora per due tartarughe di legno, ha chiesto 5 euro. Mi sono offerto di pagarle il doppio, perché ritengo sia ingiusto. Chi lavorerebbe un ora per 5 euro, sotto il sole, per terra, usando solo i piedi, le mani, e un piccolo scalpello acuminato (senza farsi male)?



🇵🇹 O artesanato cabo-verdiano


O mar e o esplendor das conchas, além do bom peixe e do clima, fazem de Cabo Verde um pequeno paraíso no oceano. Cada turista que encontro sorri ao contar anedotas e expressar alegria e interesse por estas ilhas que, objetivamente, se sustentam principalmente graças a eles. A economia nacional depende cerca de 75% do turismo e das atividades relacionadas. Não falamos apenas de hotéis de quatro estrelas, mas também de B&Bs, restaurantes, lojas e serviços criados exclusivamente para esse setor.


Após a pandemia, que havia levado o desemprego a quase 35% da população ativa, hoje em 2025, após quase cinco anos, o setor turístico voltou aos níveis anteriores à COVID, tendo já no quarto trimestre de 2023 atingido um recorde histórico de 350.000 entradas anuais.

Esse fluxo de pessoas desperta o interesse de muitos que, de alguma forma, lidam com turistas através de serviços ou alugueres. Cada turista é um alvo fácil para quem souber vender a imagem que se espera encontrar.

A recordação de umas belas férias, de um lugar mágico, justifica alguns euros gastos nas (demasiadas) lojas da rua pedonal e nas bancas do Pontão. Mas aquilo que se compra "barato" nem sempre corresponde ao que se imagina. Entenda-me bem: prefiro quem vende couro de boi dizendo que é de camelo do que as falsificações grosseiras da Nike vindas de muitos importadores chineses.Mas, por vezes, vender plástico como se fosse conchas ou aglomerados sintéticos como pedra vulcânica tem o mesmo efeito.

Artesão é quem pratica uma Arte. Qualquer que seja: pintura, escultura, música, teatro, engenharia, mecânica…Ou seja, alguém que consegue transformar algo em um resultado útil, belo, saboroso, divertido.O comerciante, por sua vez, compra e revende. Não produz.

É preciso refletir, sobretudo se se quer ser consciente — como muitos pensam ser ao lidar com a pobreza — sobre a origem desses produtos.Foram realmente criados por pessoas locais, em pequenas oficinas ou nos fundos das lojas?

Alguns objetos vêm do Senegal, fabricados com mão de obra infantil (como os meninos talibés) e importados em tambores por via marítima.Custo de uma estatueta de madeira na origem: cerca de 60 cêntimos. Vendida ao turista por 20 euros.

Faço essas observações para equilibrar bem as ideias — sem julgar nem justificar.

Existem dois tipos de turistas que querem "levar algo para casa" como lembrança da experiência:– o que quer algo barato, típico, acessível;– e o que procura arte, originalidade, criatividade, engenho.

O primeiro é satisfeito com produtos baratos e sem valor artesanal, apenas comercial.O segundo está disposto a pagar um pouco mais por uma ou duas peças únicas e originais.

Pessoalmente, conheço diversos artistas, pintores, escultores, músicos, lapidadores de pedra, artesãos que fazem pulseiras em paracord. Posso garantir que em Cabo Verde não falta engenho nem habilidade — sobretudo quando se vê alguém à beira da estrada construir um avião com arame e latas (e nem fica mal!)Ou quem esculpe uma pedra-pomes com ferramentas gastas e faz surgir uma bela tartaruga.

Mas é importante não se deixar levar pela ideia de comprar a qualquer custo, de "ajudar os pobres", ou de querer mostrar com souvenirs que se esteve em determinado lugar.

Não quero fazer publicidade, e acredito que o mercado de lembranças tem valor — seja em Florença, Paris, Londres ou Cabo Verde —e que representa uma fonte de rendimento para muitas famílias, inclusive locais.

No entanto, é preciso estar consciente da diferença entre arte e comércio, entre criar e revender.

No mercado municipal de Santa Maria na ilha do Sal, por exemplo, há a loja de um verdadeiro artesão do couro (Blue Shop). Caminhando pela rua Amílcar Cabral em direção à Praça do Presidente, antes da igreja do Nazareno, há a loja de um pintor local com ótimos trabalhos e expressividade.

Destaca-se também a loja Djunta Mo Art, que ao longo dos anos criou uma rede de contacto com produtores locais, desenvolvendo um mercado sustentável que valoriza a arte, a cultura e o artesanato cabo-verdiano com extrema seriedade e consistência.

Boas compras conscientes, em busca do verdadeiro artesanato local.

Nota: O artesão da foto trabalhou quase uma hora para fazer duas tartarugas de madeira. Pediu 5 euros. Ofereci-lhe o dobro, porque achei injusto.Quem trabalharia uma hora por 5 euros, debaixo do sol, no chão, usando apenas os pés, as mãos e um pequeno cinzel afiado — sem se ferir?

🇬🇧 Handmade Cape Verde: Discovering Local Crafts


The sea and the splendor of the shells, along with the fresh fish and the climate, make Cape Verde a small paradise in the Ocean. Every tourist I meet lights up when sharing anecdotes, radiating joy and interest for these islands, which, objectively, mainly sustain themselves thanks to tourism. The national economy is based, for 75%, on tourism and its related industries. It’s not just about four-star hotels, but also B&Bs, restaurants, shops, and services, all specifically created for this sector.

After the pandemic, which had caused unemployment to approach 35% of the active population, today, in 2025, almost five years later, the tourism sector has returned to pre-COVID levels, already registering a historic high of 350,000 annual arrivals in the fourth quarter of 2023.

This flow of people generates strong interest from many, in any capacity, who are involved with them for services or rentals. Every tourist is an easy target for anyone who can sell the dream they expect. The memory of a beautiful vacation, of a magical place, is worth a few euros spent in the (now too many) shops on the pedestrian street and the stalls on the pier. However, what can be bought cheaply doesn't always match what one imagines. To be clear, I prefer those who sell cowhide pretending it’s camel leather rather than the crude Nike counterfeits from many Chinese importers, but sometimes selling plastic as shells or synthetic aggregates as volcanic stone has the same effect.

Craftsman: someone who practices an art, whatever it may be. Painting, sculpture, music, theater, ingenuity, mechanics. In short, anyone who can transform something into a usable, beautiful, tasty, or enjoyable result. A merchant, on the other hand, buys and resells; they don’t produce anything.

One must also consider, if one wishes to be farsighted, as many believe themselves to be in the face of poverty, where these items come from. Are they truly created and made by local artisans in small rooms or the backrooms of shops? Some objects originate from Senegal, made using child labor at no cost (like the Talibé children of Senegal) and imported in large barrels by ship. The cost of a wooden statue at origin is around 60 cents. It is then sold to the tourist for 20 euros.

I made these two premises for the simple reason of balancing the considerations well, without judging or justifying.

There are two types of tourists who are intent on "finding something to take home" as a reminder of their experience: the first wants something that is inexpensive and characteristic; the second seeks art, originality, creation, and ingenuity. The first type is satisfied with items that cost a third of what they’re paid for, which have no value as craftsmanship, but only as commerce. The second type has a different budget and chooses to find one or, at most, two items that are truly unique and original.

Personally, I know several artists—painters, sculptors, musicians, stone carvers, and paracord bracelet weavers—and I can guarantee that ingenuity, as well as skill, is not lacking in Cape Verde, especially when you see someone on the side of the road building an airplane out of wire and a couple of cans (and it’s not even that bad!); or when you find someone carving pumice stone with a couple of worn tools to reveal a beautiful turtle. However, it is important not to be carried away by the idea of purchasing something at all costs, or by the desire to "help the poor," or by the impulse to show off, with souvenirs, that you've been to a particular place.

I don’t want to advertise anything, and I believe that the market for “souvenirs” is valid in Florence, Paris, London, and why not, also in Cape Verde, and it remains a source of income for many families, even local ones. However, it is necessary to be aware of the difference between art and commerce. Between making and reselling.

For example, in the municipal market in Santa Maria (Sal Island), there’s a shop of a true leather craftsman (Blue Shop). If you walk along Amilcar Cabral toward the President’s Square, before reaching the Church of Nazareno, there’s a lovely shop run by a local painter with excellent works and strong expressiveness. Also worth noting is the Djunta Mo Art shop, which has created over the years a careful control and connection with local producers, developing a sustainable market by valuing Cape Verdean art, culture, and craftsmanship with great seriousness and consistency.

Happy conscious shopping, in search of true local craftsmanship.


Note: The craftsman you see in the photo worked for almost an hour on two wooden turtles and asked for 5 euros. I offered to pay him double, because I believe it's unfair. Who would work for an hour for 5 euros, under the sun, on the ground, using only their feet, hands, and a small sharp chisel (without hurting themselves)?



 🇫🇷  L’artisanat capverdien à Sal

La mer, l’éclat des coquillages, le bon poisson et le climat font du Cap-Vert un petit paradis au milieu de l’océan.Chaque touriste que je rencontre rayonne en racontant ses anecdotes, montrant une joie sincère et un grand intérêt pour ces îles qui, objectivement, vivent essentiellement grâce à eux.L’économie nationale dépend à environ 75 % du tourisme et de ses dérivés.On ne parle pas seulement d’hôtels quatre étoiles, mais aussi de B&B, de restaurants, de boutiques et de services créés exclusivement pour ce secteur.

Après la pandémie, qui avait fait grimper le chômage à près de 35 % de la population active, le secteur du tourisme a retrouvé, en 2025, ses niveaux d’avant-Covid, atteignant déjà au quatrième trimestre 2023 un record historique de 350 000 entrées annuelles.

Ce flux constant de personnes suscite l’intérêt de nombreux acteurs liés au secteur du service et de la location.Chaque touriste est une proie facile pour qui sait vendre l’imaginaire attendu.

Le souvenir de vacances réussies, d’un lieu magique, justifie quelques euros dépensés dans les (trop nombreuses) boutiques de la rue piétonne ou aux stands du quai.Mais ce que l’on achète « bon marché » ne correspond pas toujours à ce que l’on croit.Soyons clairs : je préfère celui qui vend du cuir de bœuf en le faisant passer pour du chameau plutôt que les grossières contrefaçons de Nike importées par certains grossistes chinois…Mais vendre du plastique comme des coquillages ou des résines comme pierre volcanique produit le même effet.

Un artisan, c’est quelqu’un qui pratique un art — peinture, sculpture, musique, théâtre, ingénierie, mécanique...En somme, quelqu’un qui transforme la matière en quelque chose d’utile, de beau, de savoureux ou d’amusant.Un commerçant, lui, achète et revend, sans rien produire.

Il est utile de se demander — surtout si l’on veut être "lucide" face à la pauvreté — d’où viennent réellement ces objets ?Sont-ils vraiment fabriqués par des artisans locaux, dans de petits ateliers ou dans l’arrière-boutique des magasins ?

Certains articles viennent du Sénégal, fabriqués par des enfants talibés, main-d’œuvre gratuite exploitée, et importés en bidons par bateau.Prix d’une statuette en bois à l’origine : 0,60 €. Revendue au touriste pour 20 €.

Je fais ces remarques simplement pour équilibrer le regard, sans jugement ni justification.

Il existe deux types de touristes désireux de ramener un souvenir de leur voyage :– celui qui cherche quelque chose de pas cher et typique ;– et celui qui recherche de l’art, de l’originalité, du fait main.

Le premier achète un objet bon marché, sans valeur artisanale.Le second est prêt à investir dans une ou deux pièces uniques.

Personnellement, je connais plusieurs artistes, peintres, sculpteurs, musiciens, tailleurs de pierre, créateurs de bracelets en paracorde. Et je peux vous assurer qu’au Cap-Vert, le talent et la créativité ne manquent pas — surtout quand on voit quelqu’un fabriquer un avion avec du fil de fer et des canettes (et plutôt réussi !),ou sculpter une pierre ponce avec quelques outils usés pour faire apparaître une magnifique tortue.

Mais attention à ne pas tomber dans l’achat compulsif, la charité forcée, ou la démonstration sociale via des gadgets souvenirs.

Je ne fais pas de publicité. Je pense que le marché des souvenirs est légitime — à Florence, Paris, Londres et aussi au Cap-Vert —et reste une source de revenus pour de nombreuses familles locales.

Mais il est essentiel de distinguer l’art du commerce, la création de la revente.

Au marché municipal de Santa Maria - île de Sal, par exemple, il y a une boutique de vrai cuir fait main (Blue Shop).En remontant l’avenue Amílcar Cabral vers la place du président, avant l’église du Nazaréen, il y a la boutique d’un peintre local très expressif.

À signaler également : la boutique Djunta Mo Art, qui développe depuis des années un réseau durable avec les producteurs locaux, valorisant avec sérieux l’art, la culture et l’artisanat capverdien.

Bon shopping responsable, à la recherche du véritable artisanat local.

Note : L’artisan en photo a travaillé presque une heure pour sculpter deux tortues en bois. Il a demandé 5 euros. Je lui ai proposé le double, par respect.Qui travaillerait une heure pour 5 euros, en plein soleil, à même le sol, avec les pieds, les mains et un simple ciseau affûté — sans se blesser ?

Commenti


bottom of page